Glossario informatico
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Glossario informatico: Floppy disk

Glossario informatico: una raccolta di tutti i termini informatici riguardanti Internet, l'informatica e i PC.

Letteralmente: Disco Flessibile


I floppy disk (più semplicemente detti "Floppy") sono memorie di massa rimovibili (i "dischetti") utilizzati per archiviare dati ed eventualmente trasferirli tra computer diversi senza l'ausilio della rete.

Lettura e scrittura avvengono tramite un apparecchiatura chiamata "disk drive", di cui quasi utti i computer erano dotati fino all'inizio del XXI secolo; In seguito il Floppy è stato sostituito da altri supporti decisamente più capaci, robusti e di facile trasportabilità (CD, DVD e, più recentemente, banchi di memoria Flash da connettere alle porte seriali del computer)

Di vari formati e capacità, i Flppy disk si compongono di un sottile disco di materiale plastico su entrambe le facce del quale è deposta una sostanza ferromagnetica (particelle di ossido metallico).
Il supporto di plastica è molto leggero e flessibile: è stato proprio questo a dare il nome "floppy" ("fessibile, in Inglese) dischi di questo tipo.

La classificazione dei floppy disk (ovvero, il loro "formato") si riferisce al diametro del disco di plastica: inizialmente (1971) erano disponibili in formato 8" (8 pollici, pari a circa 20.3 centimetri); le dimensioni furono in seguito ridotte a 5,25" (1975) ed a 3,5" (1982).

I dischi da 5,25 pollici hanno una custodia in plastica flessibile e la superficie magnetizzabile è esposta attraverso una fessura su entrambi i lati del disco; in quelli da 3,5 pollici, di dimensioni inferiori ma di capacità maggiore, la custodia è in plastica rigida e la superficie magnetizzabile è esposta attraverso una fessura su entrambi i lati.
Un pannello scorrevole in lamierino metallico (plastica, nelle versioni a basso costo) la protegge, tenuto chiuso in posizione da un piccolo congegno a molla.

Le capacità di memorizzazione variano sensibilmente a seconda della tecnologia costruttiva utilizzata: si va da circa 80 Kilobyte dei dischi da 8", ai 2.66 Megabyte dei più recenti 3.5"; Capacità irrisorie, se si pensa a quelle dei moderni supporti rimovibili, ma che ai tempi erano di tutto rispetto.

Entrambi i formati possiedono un metodo per venire protetti dalla scrittura.
Nei dischi da 5,25 pollici occorre coprire, con una piccola etichetta autoadesiva, una tacca incisa su un lato.
I dischi da 3,5 pollici hanno invece una finestrella che, è possibile aprire facendo scattare un piccolo pannello in plastica.
Per superare la protezione da scrittura è necessario estrarre il disco dal drive e togliere materialmente la protezione.

L' unità di lettura e registrazione è formata da un motore che fa girare dischetto alla velocità di 300 giri al minuto;
Due testine magnetiche, situate sopra e sotto il supporto, sfiorano la superficie del dischetto in movimento (nei modelli "a singla faccia" la testina è un sola).
Le testine, attraverso impulsi elettromagnetici, sono in grado di modificare la polarizzazione delle particelle magnetizzabili, oppure di percepirne lo stato.

In fase di scrittura, l'impulso elettrico che viene inviato alla testina crea un campo magnetico che altera la polarizzazione delle particelle di ossido ottenendo la registrazione dei dati; In fase di lettura, invece, è la testina che viene influenzata dal campo magnetico esistente nelle particelle, trasformando i dati in forma di impulsi elettrici.

Le particelle dei dischetti sono stabili: una volta polarizzate non sono soggette ad una smagnetizzazione spontanea (almeno nel breve periodo). I dati, così registrati, possono essere letti molteplici volte senza nessuna influenza sulla loro consistenza.
Viceversa, la stessa particella può essere polarizzata più volte dalla testina, per immagazzinare dati diversi. Pur essendo a polarizzazione permanente, essa non conserva memoria delle magnetizzazioni precedenti e ritorna come nuova ad ogni riscrittura di dati.

La crescita di capacità di dischetti è dovuta ai progressi tecnologici: le aziende produttrici sono riuscite a mettere a punto sostanze sempre più fitte di particelle magnetizzabili, testine sempre più piccole ed accurate nella lettura e nella scrittura, motori e meccanismi di movimento dei dischi e della testina sempre più precisi.

I primi dischi erano magnetizzabili da un solo lato e il disk drive aveva una sola testina.
La capacità di registrazione era limitata anche nei tipi ricoperti con un ossido metallico a doppia densità di particelle
(più sono numerose le particelle di ossido metallico e più è piccola la testina, più è possibile immagazzinare dati).

Ovviamente, i floppy a lato doppio hanno bisogno di un disk drive con due testine.
Nella terminologia tecnica i dischi con un solo lato magnetizzabile vengono etichettati Single Sided, o SS; Quelli magnetizzabili su entrambi i lati Double Sided, o DD.

La densità più bassa viene definita Single Density o SD, quella doppia Double Density o DD, quella alta High Density o HD. E' quindi molto comune leggere sulle confezioni dei dischetti l'indicazione SS/SD, oppure DD/DD, od anche DD/HD.

Fra capacità del dischetto e capacità del drive esiste una relazione molto stretta. Ad ogni diversa capacità di archiviazione corrisponde un diverso meccanismo di lettura e registrazione sempre più accurato. Un drive può leggere o scrivere su un dischetto che abbia una capacità pari o inferiore, ma non su quelli che abbiano capacità superiore: la testina, proprio per limiti costruttivi, non ne è capace.

I dati, su dischi di diversa capacità, sono registrati in un modo fisicamente diverso: anche nel caso in cui il dischetto abbia capacità minore, non sempre il drive a maggiore capacità può essere in grado di lavorarvi correttamente.

Fra i meccanismi di registrazione di un drive a 1200Kb e quelli necessari per un dischetto da 360Kb c'è molta differenza e molto spesso questo tipo di drive può lavorare solamente in lettura .

Esistono disk drive interni ed esterni. Nel primo caso sono compresi nell'unità centrale, nel secondo sono indipendenti e devono essere collegati tramite un apposito connettore ed una scheda di interfaccia supplementare.

L'inserimento del dischetto nel drive, purché del giusto formato, è semplice: basta far entrare il dischetto nella fessura del drive, con la zona nella quale è esposta la superficie magnetizzabile. I dischetti da 3,5 pollici possono essere inseriti solo nel verso giusto, mentre per i dischetti da 5,25 è necessario porre maggiore attenzione.
I dischi da 3,5 pollici vengono agganciati automaticamente dal meccanismo del disk drive, per quelli da 5,25 si deve abbassare una levetta che chiude di traverso la fessura del drive.

Su tutti i drive disk è presente un meccanismo per l'estrazione del dischetto. Nei drive da 5,25 è sufficiente rialzare la levetta che chiude di traverso la fessura del drive, perché il disco fuoriesca; nei drive da 3,5 è presente un pulsante che lo fa espellere dal meccanismo interno.

E' indispensabile effettuare questa operazione solamente a drive fermo: se si effettua l'estrazione del disco mentre è in corso una operazione di lettura o di registrazione, si corre il rischio di danneggiare i dati, il dischetto o il drive stesso.


Oggigiorno, come si diceva, il floppy disk è caduto in disuso, a favore di altri supporti ben più economici e capaci: basti pensare che una pendrive di 12x20x5 millimetri (dimensioni di un comune pendaglio da portachiavi) è acquistabile al costo di pochi euro e può memorizzare fino a 16 Gigabyte di dati, pari a più di 11300 floppy da 1.44 megabyte!


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